Lenti a contatto

L’occhio umano è una meraviglia della natura, attraverso di esso osserviamo il mondo che ci circonda con tutti i suoi colori, la sua bellezza e la sua complessità. Ma l’occhio in realtà è solo un mezzo che senza l’interazione con il nostro cervello non ci consentirebbe di elaborare le onde luminose catturate e di trasformarle in immagini. Le lenti a contatto sono il miglior metodo correttivo in quanto sono direttamente appoggiate all’occhio e consentono una visione più naturale di tutto ciò che ci sta intorno. E’ quindi fondamentale scegliere con attenzione poiché le lenti a contatto non sono tutte uguali.

Da Studio Visus il Contattologo ti consiglierà attraverso tutta una serie di test pre-applicativi e ti guiderà in un percorso dove passo a passo ti verranno provate le lenti più indicate sia per le tue esigenze visive che per il tuo stile di vita. Presso il nostro studio troverete dalle lenti disposable a quelle di ricettazione. Da noi le prove non durano mai meno di tre giorni perché certe cose vanno fatte con calma, il tuo occhio è una macchina meravigliosa e noi lo sappiamo.

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Otto Wichterle

Otto Wichterle

Brevi cenni storici

Adolf Fick

Adolf Fick

La primissima idea di lente a contatto si fa risalire addirittura a Leonardo da Vinci, ma fu poi Cartesio a pubblicare nel 1636 “La diottrica” in cui perfeziona l'intuizione di Leonardo.

Per le lenti a contatto moderne dovremo attendere le scoperte di Adolf Gaston Eugen Fick, E. Kalt e di Muller, rispettivamente in Svizzera, Francia e Germania. Queste lenti erano in vetro, appoggiavano direttamente sulla sclera ed erano di grande diametro, mal sopportate fisiologicamente e per un uso molto limitato.

Le prime lenti moderne in materiale plastico si devono a due ricercatori americani ed i vantaggi rispetto al vetro sono facilmente intuibili; più confortevoli, più leggere ma anche più portabili. Dai primi anni ’50 si riducono i diametri e le lenti diverranno ad appoggio corneale. Ma fu solo agli inizi degli anni '60 che due ricercatori cecoslovacchi, Lim e Wichterle progettarono le prime lenti a contatto morbide. E da allora si sono spalancate le porte alla ricerca e alle nuove tecnologie applicate ai materiali.

La contattologia moderna

Le nuove frontiere raggiunte con lo sviluppo continuo dei materiali ci hanno portato ad esplorare nuovi orizzonti. Con le applicazioni post-trapianto con quelle terapeutiche con la contattologia pediatrica e con le correzioni estetiche e protesiche; per la contattologia moderna si aprono nuovi scenari sempre più impegnativi ma ricchi di soddisfazioni. Oggi possiamo dire che per ogni problema ci può essere una soluzione.

Contattologia pediatrica

Per questo tipo di contattologia si lavora esclusivamente in tandem con il medico oculista che procederà durante la visita specialistica del piccolo paziente a tutte le valutazioni di natura anatomica, fisiologica e correttiva. I risultati sono spesso sorprendenti e per i piccoli portatori la vita può cambiare decisamente in meglio.

Pensiamo ad un bimbo di sei anni che gioca a calcio o ad una ragazzina di dieci che fa danza. Gli occhiali oltre che essere ingombranti possono essere molto pericolosi e limitano fortemente lo svolgimento dell’attività sportiva. Fondamentale supporto anche in casi più importanti come problemi congeniti o neonatali quali le cataratte congenite o le ambliopie. In questi casi intervenire rapidamente garantirà un armonico sviluppo dell’apparato visivo.

Lenti a contatto e sport

Forse il campo dove le lenti a contatto danno il meglio di se è proprio lo sport. Quasi il 60% dei nuovi utilizzatori si è avvicinato all’uso delle lenti a contatto proprio per esigenze sportive. Consapevoli di queste richieste le aziende produttrici hanno moltiplicato i loro sforzi per offrire al mercato prodotti sempre più all’avanguardia. Lenti confortevoli, stabili, con grandi capacità di ossigenazione. Praticamente ogni difetto visivo è corretto e senza esclusione di attività sportive. Dallo sci al nuoto dal basket al calcio dal ciclismo agli sport da combattimento.

Particolarmente interessanti nei casi di astigmatismo medio/alto si sono dimostrate le lenti Ibride che grazie alla loro struttura e alla loro geometria mantengono una visione stabile e perfettamente a fuoco in ogni condizione dinamica.

La manutenzione

Fondamentale per un uso corretto delle lenti a contatto è la manutenzione. Come contattologo sono sempre stato intransigente poiché conosco fin troppo bene le conseguenze di comportamenti “leggeri” nella cura delle lenti. Anche le soluzioni si sono evolute e con esse tutta la contattologia ha raggiunto degli standard di sicurezza altissimi. Un uso corretto delle lenti a contatto eviterà al portatore rischi di infiammazioni o peggio ancora infezioni.

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