I difetti visivi

Miopia

Cos'è?

La miopia è quel difetto della vista che determina una difficoltà nella visione per lontano lasciando una buona visione da vicino. L’entità della miopia è misurata, come d’altronde tutti gli altri difetti di vista, in diottrie; più un occhio è miope maggiori sono le diottrie di miopia.
La più alta percentuale del difetto si ha tra gli orientali ed in particolare tra i cinesi (dal 50 al 70%) ed i giapponesi (30%) ; negli Stati Uniti ed in Europa la miopia colpisce il 15-25% della popolazione. In Italia interessa il 20-25% dei soggetti e tra questi più dell’80% presenta un difetto compreso tra 1 e 6 diottrie.

Le cause

Le cause principali della miopia sono tre:

  • bulbo oculare più lungo del normale.
  • curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma.
  • aumento del potere refrattivo del cristallino.

La maggior parte delle miopie è dovuta ad un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare per cui le immagini vanno a fuoco non sulla retina ma al davanti di essa.
Si distinguono miopie lievi fino a quattro diottrie, miopie medie fino a otto diottrie e superati questi valori si parla di miopia elevata.
Si distinguono inoltre una miopia fisiologica ed una miopia patologica.
La miopia fisiologica, il tipo di gran lunga più frequente, non è altro che una mancanza di proporzione tra il potere refrattivo del bulbo oculare e la sua lunghezza assiale.
Il termine di miopia patologica si usa per indicare una forma miopica che comporta alterazioni degenerative dell’occhio ed è dovuta ad un eccessivo aumento dei diametri oculari (miopia assile); questo tipo di miopia aumenta di solito rapidamente durante l’adolescenza e nel passato ha ricevuto il nome di miopia progressiva o maligna.

Ipermetropia

Cos'è?

L’ipermetropia è sempre presente alla nascita quando il bulbo oculare è lungo 17 mm ma con la crescita tende ben presto a ridursi sino quasi a scomparire; spesso residuano una o due diottrie che permangono sino alla pubertà ed anche oltre. Quando invece l’accrescimento del bulbo non si arresta si può arrivare ad una miopia.

Le cause

L’ipermetropia può essere di tipo congenito e si trasmette ereditariamente con carattere autosomico recessivo.
Può essere dovuta a vari fattori:

  • bulbo oculare più corto del normale.
  • curvatura della cornea e del cristallino minore della norma.
  • variazione dell’indice di refrazione del cristallino.
  • cristallino lussato (spostato dalla sede abituale), afachia (mancanza del cristallino dovuta alla sua asportazione chirurgica per cataratta).

La causa più frequente di ipermetropia è l’occhio troppo corto. Tutti i bambini hanno un’ipermetropia fisiologica alla nascita che si riduce con la crescita del bulbo fino all’età della pubertà.

Astigmatismo

Cos'è?

L’astigmatismo è un difetto di messa a fuoco dovuto alla conformazione della cornea che nel soggetto normale ha forma simmetrica, sferica mentre nell’astigmatico ha forma asimmetrica, ellissoidale, ovalare. Nella cornea normale tutti i meridiani hanno uguale potere refrattivo mentre nell’astigmatico i meridiani hanno potere refrattivo diverso.

Le cause

L’astigmatismo di solito è legato ad un’anomalia di curvatura della cornea e più precisamente per una differenza di curvatura tra il meridiano verticale e quello orizzontale; raramente la causa è un’anomalia di curvatura del cristallino. Il difetto è congenito. si individua nei primi anni di vita e rimane pressoché invariato nel corso degli anni. L’astigmatismo può però comparire anche secondariamente ad interventi chirurgici come cataratta, trapianto di cornea, distacco di retina, o successivamente a traumi oculari o anche per pressione della palpebra superiore sul bulbo come accade nel caso di neoformazioni palpebrali tipo calazio
L’astigmatismo può essere miopico, ipermetropico e misto; nell’astigmatismo miopico entrambe le linee focali cadono al davanti della retina, in quello ipermetropico entrambe le linee focali sono situate virtualmente al di dietro della retina. Nell’astigmatismo misto una linea focale è al davanti della retina mentre la seconda è virtuale e cadrebbe al di dietro della retina stessa.
Un astigmatismo minimo di 0.5 è considerato fisiologico e in genere non necessita di correzione.

Presbiopia

Cos'è?

La presbiopia è un disturbo della vista che di solito insorge verso i 45-50 anni e che costringe ad utilizzare degli occhiali per vedere “da vicino”. Il bambino emmetrope mette a fuoco a 7 centimetri di distanza, il giovane adulto emmetrope a 10-14 centimetri, il soggetto di 60 anni a 1 metro. Nel soggetto emmetrope, la presbiopia compare verso i 45 anni, nell’ipermetrope un po’ prima, nel miope un po’ dopo.

Le cause

Il difetto visivo della presbiopia deriva dal fatto che il cristallino continua a crescere per tutta la vita con un ritmo di 0.02 millimetri l’anno, mentre la stessa cosa non accade per la sclera (che riveste il globo oculare). Ad un certo punto quindi il meccanismo di messa a fuoco dell’occhio si blocca per mancanza di spazio da parte del cristallino che non riesce più a modificare la sua forma determinando progressivamente la perdita della fisiologica capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino.

Anisometropia

Le combinazioni possono essere molte: un occhio normale e l’altro miope o ipermetrope, entrambi miopi, entrambi ipermetropi, uno miope e l’altro ipermetrope (antimetropia).
Quando la differenza è superiore alle 2 diottrie, il diverso potere delle lenti su occhiale provoca la percezione di immagini di dimensione differente sui due occhi e quindi stimola in modo diverso la accomodazione provocando problemi nella visione binoculare.

Il cervello giudica le immagini che gli arrivano dai due occhi: quella più brutta, confusa, meno valida ossia quella che giunge dall’occhio con difetto maggiore, viene eliminata per favorire la percezione dell’immagine nitida, definita, chiara fornita dall’occhio meno malato. A lungo andare questo meccanismo mette a riposo l’occhio che invia le immagini peggiori rendendolo pigro, si parla di ambliopia. Spesso l’occhio ambliope, non utilizzato, strabizza.
La correzione di questo disturbo avviene grazie all’impiego di lenti positive o negative a seconda del difetto refrattivo, sia montate su occhiale che come lente a contatto.

I bambini riescono a tollerare anche lenti diverse sui due occhi mentre gli adulti riescono a tollerare al massimo una differenza di correzione tra i due occhi di 2-3 diottrie. Il problema principale dunque è che la correzione totale dell’anisometropia spesso non è sopportata dal paziente che si lamenta di affaticamento e di visione confusa, sdoppiata, di avere mal di testa, di non percepire bene lo spazio e la profondità.

La correzione più indicata è dunque l’impiego di lenti a contatto. Quando le lenti a contatto non sono tollerate o non possono compensare il difetto, la chirurgia refrattiva diventa l’indicazione di scelta per evitare l’insorgenza dell’ambliopia ed eventualmente dello strabismo.


Informazioni tratte dal sito del Dott. Tramontano: www.oculandia.it

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